sabato 7 agosto 2010

"Dal parlarci siam passati ai fattacci...

...A quante tipe precise gli piacciono i ragazzacci"
Qualche licenza poetica in questa frase, ma in fondo è vera....
Sono un po' indispettita stasera. Perché mi riesce davvero difficile credere che tu dubiti della mia persona. Non hai capito che ero in un periodo di grossa confusione, di sconvolgimento totale della mia vita.
Ti piace parlare con chi mi conosce.
Bene.
Parla di me, con chi mi conosce.
Chiedilo se sono una che fa il doppiogioco, che agisce così per indole.
Sono per molti aspetti scontrosa e certe volte non sono in grado di scendere a compromessi, ma non sono una persona falsa.
Ho fatto dei cazzo di errori.
Sì, li ho fatti.
Non ho avuto tempo per interiorizzare la mia decisione e ripartire.
Non ce l'ho avuto.
Non riesco ad averlo nemmeno adesso, se mi getti nell'ansia continuamente.
Non riesco a trovare un cazzo di momento per chiudere gli occhi e fare ordine se continui a mettere in dubbio la nostra relazione.
Io sono fatta così, se mi fai muovere la terra sotto i piedi non riesco a pensare ad appendere i quadri.
C'est à dire, non essere tranquilla mi impedisce di considerare tranquillamente i fatti.
In primis dovresti capire che sono una persona cristallina, che vuole darti tutta se stessa, fino in fondo.
Dubiti, tuttavia, di me. Rectius, la tua mente dubita di me... Se dubitasse il tuo cuore, non saremmo qui.
In cuor tuo conosci il mio valore, sai di amarmi tanto quanto sai di essere corrisposto, il resto sono paranoie, il resto è gettarti in pasto al malumore, quando potremmo invece adoperarci solo per stare bene.
Perché sei tutto ciò che di bello mi sia capitato.
I love you so bad.
Tutto ciò mi fa incazzare, perché adesso, qui, sola, sono una tigre. Davanti a te divento un moscerino, non riesco a parlarti, mi metti in scacco ad ogni frase, mi sento minuscola, colpevole, sordida e mi fa stare male che sia la persona che amo a gettarmi in questa condizione.

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